Entro 25 anni, una nuova minaccia ucciderà i nostri figli quanto il cancro:
La Resistenza agli antibiotici
A meno che...
... a meno che non utilizzi i prodotti di origine animale antibiotic free di
L’allarme lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità ci pone davanti ad una realtà che non possiamo più trascurare. Per amore verso noi stessi, i nostri figli e i nostri cari.
<< … La AMR, resistenza antimicrobica, è direttamente responsabile di 1,3 milioni di morti e contribuisce a 5 milioni di morti ogni anno. Ma questo è solo l’inizio. L’AMR minaccia anche il nostro futuro economico, con un costo annuale globale stimato fino a 3,4 trilioni di dollari entro il 2030 e 28 milioni di persone spinte alla povertà entro il 2050 (…) La resistenza antimicrobica (AMR) si verifica quando batteri, virus, funghi e parassiti non rispondono più ai farmaci antimicrobici. Di conseguenza, gli antibiotici e altri farmaci antimicrobici diventano inefficaci, rendendo le infezioni più difficili o impossibili da trattare e aumentando il rischio di diffusione della malattia, malattie gravi e morte.>>
fonte: rapporto ufficiale OMS. Clicca qui per leggere il documento.
In Italia, si stimano circa 11.000 decessi l’anno da infezioni resistenti agli antibiotici.
fonte: Ministero della Salute. Clicca qui per leggere l’articolo.
Tre scenari rivolti al tuo futuro
– Clicca sopra ad una card per visualizzare –
Infertilità
Hai contratto un'infezione genitale. Il medico curante ti prescrive l'antibiotico, i sintomi spariscono e credi di essere guarito. Ma i batteri presenti nel tuo corpo sono diventati resistenti agli antibiotici. D'altronde, inconsapevolmente hai assunto per tutta la vita concentrazioni basse ma costanti di residui antibiotici attraverso alimenti di origine animale. Ora vorresti diventare genitore, ma quella maledetta infezione di molti anni fa, non è stata curata correttamente e sei diventato sterile.
Difficoltà respiratorie
Qualche anno fa tuo figlio ha avuto una polmonite. Una malattia da cui, fino a 25 anni prima, si guariva completamente. Tu stesso in passato hai contratto un'infezione respiratoria, e oggi non ti condiziona la vita. Quando hai avuto tu la malattia, gli antibiotici funzionavano ancora nella maggior parte dei casi. Oggi invece, tuo figlio deve guardare i suoi amici correre e giocare da bordo campo. I batteri presenti nel suo corpo hanno sviluppato una resistenza agli antibiotici e quella polmonite di qualche anno prima gli ha rovinato il resto della vita.
Disturbi dell'udito
"Mamma, papà, mi fanno male le orecchie."
Questa stessa frase pronunciata una ventina di anni prima non sarebbe stata fonte di un'angoscia profonda. Quasi tutti abbiamo avuto almeno una volta nella vita l'otite. Faceva male, ma si guariva. Anche ora si guarisce, ma il rischio di sviluppare disturbi dell'udito conseguenti all'infezione è molto alta. Gli antibiotici non funzionano più come una volta. L'abuso del loro utilizzo da parte nostra ha rovinato ancora una volta il futuro ai nostri figli.
Questa stessa frase pronunciata una ventina di anni prima non sarebbe stata fonte di un'angoscia profonda. Quasi tutti abbiamo avuto almeno una volta nella vita l'otite. Faceva male, ma si guariva. Anche ora si guarisce, ma il rischio di sviluppare disturbi dell'udito conseguenti all'infezione è molto alta. Gli antibiotici non funzionano più come una volta. L'abuso del loro utilizzo da parte nostra ha rovinato ancora una volta il futuro ai nostri figli.
Le cause dell’antibiotico resistenza
– Ad ognuno il suo (l’impegno) –
Da Mc Elan combattiamo una doppia battaglia: diffondere il messaggio che la resistenza agli antibiotici è un problema serio e reale; farci spazio nel mondo con prodotti di origine animale, allevati (sin dalla nascita) senza l’utilizzo di antibiotici.
Abuso o utilizzo non appropriato degli antibiotici
L’uso continuo degli antibiotici aumenta la pressione selettiva favorendo l’emergere, la moltiplicazione e la diffusione dei ceppi resistenti. Inoltre, la comparsa di patogeni resistenti contemporaneamente a più antibiotici riduce ulteriormente la possibilità di un trattamento efficace. Un rapporto dell'OMS ha evidenziato come già oggi, un batterio intestinale comune (Klebsiella pneumoniae), ha mostrato livelli elevati di resistenza contro gli antibiotici critici.
Utilizzo degli antibiotici negli allevamenti
Il problema affligge maggiormente gli allevamenti dove gli standard di allevamento, tra cui le alte densità di animali, le condizioni di stress e quelle igienico-sanitarie facilitano il proliferare di batteri e virus. Vengono quindi somministrati in via preventiva antibiotici (anche mescolandoli nel cibo) previa valutazione veterinaria e senza alcuna evidenza di patologie specifiche. Tutto questo al solo scopo di mantenere in vita il maggior numero di animali e avere quindi un maggior ritorno economico (a scapito della nostra salute).
Diffusione di batteri resistenti agli antibiotici
Le infezioni resistenti ai farmaci si verificano quando gli agenti patogeni cambiano in modo che rendono i farmaci antimicrobici inefficaci. Di conseguenza, gli agenti patogeni sopravvivono e continuano a diffondersi. La perdita di efficacia del farmaco a causa della resistenza antimicrobica (AMR) è in aumento sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati. Se questa tendenza continua incontrollata, il mondo affronterà una realtà in cui molte malattie infettive non hanno "nessuna cura e nessun vaccino".
I nostri prodotti
– Di origine animale, allevati sin dalla nascita senza l’utilizzo di antibiotici. –
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IL nostro blog
– Novità, gli ultimi studi, video e tantissimi altri articoli. –
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tratto da storie reali
Addie Rerecich
Nel 2011 Addie aveva 11 anni. Improvvisamente inizia a sentirsi stanca e ad avere dolori localizzati. In pochissimi giorni la sua salute degenera e arriva la diagnosi: infezione da Stafilococco. Gli antibiotici non funzionano, la condizione di Addie è estremamente critica. Rimarrà in ospedale per 5 mesi, ne uscirà in sedia a rotelle, in seguito a un doppio trapianto di polmoni e un ictus. La sua vita non sarà mai più la stessa.
Brandon aka
All’età di 8 anni, a Brandon viene diagnosticata l’HIV (malattia infettiva). Ha iniziato a prendere medicine prima ancora che potesse capire a cosa servivano. Ad un certo punto, gli antibiotici che lo aiutavano a trattare la malattia e a stare meglio, smisero di funzionare. Così è dovuto passare ad un nuovo trattamento che per ora, funziona. La sua paura non è l’HIV, ma che un giorno anche questo nuovo trattamento possa smettere di funzionare. L’abuso di antibiotici quando non necessari contribuisce al proliferare dei batteri antibiotico resistenti.
David Ricci
A 19 anni, David è stato vittima di un incidente ferroviario che gli ha causato la perdita della gamba destra. Le sue ferite sono risultate infette da più batteri resistenti ai farmaci. È stato messo subito sotto antibiotici e dimesso dall’ospedale quando si pensava l’infezione fosse sparita. Dopo poche settimane, l’infezione era ricomparsa. David si è dovuto sottoporre nuovamente ad un intervento che ha ridotto ancora di più i tessuti della gamba amputata, e ad un ciclo con un antibiotico chiamato colistina, altamente tossico per gli organi, che ha indebolito il suo sistema immunitario. Ad oggi, David vive con la paura che l’infezione ritorni, la paragona alla paura dei pazienti oncologici di vedere ricomparire il cancro.